Quanto tempo ci vuole davvero per creare un sito web?

Scopri quanto tempo serve per realizzare un sito, cosa fa perdere tempo e come tagliare drasticamente i tempi con un metodo collaudato.
Perché non esiste una risposta unica alla domanda: quanto tempo ci vuole per un sito web?
Se stai cercando una risposta secca tipo “ci vogliono 14 giorni per fare un sito”, ti deludiamo subito. La verità è che “dipende”, e no, non è una scusa da sviluppatore per prendersela comoda. È semplicemente la realtà dei fatti. Qui la versione video:
Ogni progetto è un mondo a sé: cambiano gli obiettivi, cambiano le funzionalità, cambia il cliente.
La tempistica di sviluppo di un sito web dipende da almeno tre fattori principali:
- Dimensione del sito: una landing page è diversa da un portale con 200 pagine.
- Funzionalità richieste: più sono, più tempo serve.
- Comunicazione con il cliente: se i feedback arrivano tardi, tutto si blocca.
E no, non basta lavorare il doppio delle ore. A un certo punto, senza feedback o materiali, ti ritrovi a fissare il monitor.
Quanto influisce la tipologia di sito sui tempi di realizzazione
Possiamo dividere i siti in tre macro-categorie per avere un’idea più chiara:
- Sito vetrina: sito aziendale semplice, poche pagine, informazioni base. È il più veloce da realizzare (se ben organizzato).
- Sito aziendale evoluto: più pagine, multilingua, sezioni dinamiche. Richiede più tempo.
- E-commerce o portale: integrazioni, aree riservate, gestione prodotti, pagamento. Richiede ancora più tempo e testing.
Ecco perché la “grandezza” del sito è una delle prime cose da capire: non è solo questione di numero di pagine, ma di complessità logica e funzionale.
Le funzionalità che allungano i tempi (e come gestirle)
Alcune funzionalità pesano come macigni sulla timeline del progetto. Ecco le principali:
- Multilingua: ogni lingua raddoppia testi, immagini, pagine, test. È un moltiplicatore silenzioso.
- Integrazioni con sistemi esterni: CRM, ERP, newsletter. Più sono custom, più tempo serve.
- Aree riservate: gestione utenti, permessi, accessi personalizzati. Serve una logica di back-end.
- E-commerce: non solo schede prodotto. C’è gestione stock, carrello, ordini, pagamenti.
Il trucco per gestirle? Anticipare tutto: sapere esattamente cosa serve fin dall’inizio e creare dei template modulari riutilizzabili.
Il fattore più sottovalutato: la collaborazione del cliente
Puoi avere il team migliore al mondo, ma se il cliente:
- ti invia i testi dopo 3 settimane,
- non approva i mockup,
- o risponde “ci penso domani”…
…il progetto si ferma.
La verità è che il cliente influisce per il 50% sui tempi.
Per evitare problemi:
- Fissa delle scadenze chiare per feedback e materiali.
- Scrivilo nel preventivo.
- Educa il cliente: spiegagli come il suo ritardo danneggia il progetto (e i costi).
Tempistiche realistiche per ogni tipo di sito web
Ecco una stima realistica basata su esperienza diretta in agenzia:
Tipo di sito | Tempistica media | Con Sprint ottimizzati |
---|---|---|
Landing page | 1-2 settimane | 1 settimana |
Sito vetrina (5-10 pagine) | 2-4 settimane | 2 settimane |
Sito aziendale avanzato | 4-6 settimane | 4 settimane |
E-commerce medio | 6-8 settimane | 5-6 settimane (rari) |
E-commerce avanzato | 2-3 mesi | 6-8 settimane |
Attenzione: queste stime non includono ritardi causati dal cliente. Quelli vanno considerati a parte.
Come comprimere i tempi con un metodo a sprint
Lo sprint è una modalità di lavoro intensiva e concentrata su un solo progetto alla volta per un periodo definito (di solito 2 settimane).
Come funziona:
- Si pianifica tutto prima.
- Si raccolgono tutti i materiali.
- Si lavora a testa bassa sul progetto.
- Il cliente dà feedback rapidi (entro 48 ore).
Risultato? Un sito online in 2 settimane. Ma serve un processo rodato, altrimenti rischi solo frustrazione.
Gli strumenti che fanno risparmiare settimane
Oltre al metodo, ci sono strumenti e pratiche che accelerano tutto il processo:
- Questionari pre-progetto: fanno chiarezza subito.
- Template personalizzati: riutilizzabili e già testati.
- ChatGPT per rifinire i testi: risparmio enorme di tempo.
- Checklist operative: zero dimenticanze.
Con questi strumenti, in agenzia Marchetti Design si riesce a consegnare un sito in 2 settimane. Sì, succede davvero.
Quanti progetti gestire contemporaneamente? (spoiler: meno di quanti pensi)
Fare multitasking su troppi progetti è il modo migliore per… non finire nessuno.
Il numero magico? Tre. Più di tre progetti in parallelo = caos. Anche se sei organizzato.
Meglio pianificare Sprint sequenziali: 2 settimane su un progetto, 2 sull’altro, e così via. Così riesci a mantenere concentrazione, qualità e… salute mentale.
L’importanza di educare il cliente prima di iniziare
Non aspettare che il cliente “capisca da solo”. Spiegagli tutto prima:
- cosa dovrà consegnarti,
- quando dovrà darti i feedback,
- come funzionerà lo Sprint.
Dagli un documento, o una call dedicata. Il cliente preparato è il miglior alleato per rispettare le scadenze.
Come avere meno rotture e più soddisfazione nei progetti web
In sintesi, fare un sito velocemente non significa correre, ma organizzarsi bene.
Per riuscirci devi:
- scegliere il giusto tipo di progetto,
- evitare clienti disorganizzati (o educarli prima),
- usare gli strumenti giusti,
- lavorare a Sprint ben pianificati,
- gestire massimo 3 progetti contemporaneamente.
Con queste accortezze, il tuo sito web non solo sarà online in tempi record, ma sarà anche bello, funzionante e professionale.
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