Quanto tempo ci vuole davvero per creare un sito web?

By Andrea Marchetti
@marchetti_design

Quanto tempo ci vuole davvero per creare un sito web?

Scopri quanto tempo serve per realizzare un sito, cosa fa perdere tempo e come tagliare drasticamente i tempi con un metodo collaudato.

Perché non esiste una risposta unica alla domanda: quanto tempo ci vuole per un sito web?

Se stai cercando una risposta secca tipo “ci vogliono 14 giorni per fare un sito”, ti deludiamo subito. La verità è che “dipende”, e no, non è una scusa da sviluppatore per prendersela comoda. È semplicemente la realtà dei fatti. Qui la versione video:

Ogni progetto è un mondo a sé: cambiano gli obiettivi, cambiano le funzionalità, cambia il cliente.

La tempistica di sviluppo di un sito web dipende da almeno tre fattori principali:

  • Dimensione del sito: una landing page è diversa da un portale con 200 pagine.
  • Funzionalità richieste: più sono, più tempo serve.
  • Comunicazione con il cliente: se i feedback arrivano tardi, tutto si blocca.

E no, non basta lavorare il doppio delle ore. A un certo punto, senza feedback o materiali, ti ritrovi a fissare il monitor.

Quanto influisce la tipologia di sito sui tempi di realizzazione

Possiamo dividere i siti in tre macro-categorie per avere un’idea più chiara:

  1. Sito vetrina: sito aziendale semplice, poche pagine, informazioni base. È il più veloce da realizzare (se ben organizzato).
  2. Sito aziendale evoluto: più pagine, multilingua, sezioni dinamiche. Richiede più tempo.
  3. E-commerce o portale: integrazioni, aree riservate, gestione prodotti, pagamento. Richiede ancora più tempo e testing.

Ecco perché la “grandezza” del sito è una delle prime cose da capire: non è solo questione di numero di pagine, ma di complessità logica e funzionale.

Le funzionalità che allungano i tempi (e come gestirle)

Alcune funzionalità pesano come macigni sulla timeline del progetto. Ecco le principali:

  • Multilingua: ogni lingua raddoppia testi, immagini, pagine, test. È un moltiplicatore silenzioso.
  • Integrazioni con sistemi esterni: CRM, ERP, newsletter. Più sono custom, più tempo serve.
  • Aree riservate: gestione utenti, permessi, accessi personalizzati. Serve una logica di back-end.
  • E-commerce: non solo schede prodotto. C’è gestione stock, carrello, ordini, pagamenti.

Il trucco per gestirle? Anticipare tutto: sapere esattamente cosa serve fin dall’inizio e creare dei template modulari riutilizzabili.

Il fattore più sottovalutato: la collaborazione del cliente

Puoi avere il team migliore al mondo, ma se il cliente:

  • ti invia i testi dopo 3 settimane,
  • non approva i mockup,
  • o risponde “ci penso domani”…

…il progetto si ferma.

La verità è che il cliente influisce per il 50% sui tempi.

Per evitare problemi:

  • Fissa delle scadenze chiare per feedback e materiali.
  • Scrivilo nel preventivo.
  • Educa il cliente: spiegagli come il suo ritardo danneggia il progetto (e i costi).

Tempistiche realistiche per ogni tipo di sito web

Ecco una stima realistica basata su esperienza diretta in agenzia:

Tipo di sitoTempistica mediaCon Sprint ottimizzati
Landing page1-2 settimane1 settimana
Sito vetrina (5-10 pagine)2-4 settimane2 settimane
Sito aziendale avanzato4-6 settimane4 settimane
E-commerce medio6-8 settimane5-6 settimane (rari)
E-commerce avanzato2-3 mesi6-8 settimane

Attenzione: queste stime non includono ritardi causati dal cliente. Quelli vanno considerati a parte.

Come comprimere i tempi con un metodo a sprint

Lo sprint è una modalità di lavoro intensiva e concentrata su un solo progetto alla volta per un periodo definito (di solito 2 settimane).

Come funziona:

  1. Si pianifica tutto prima.
  2. Si raccolgono tutti i materiali.
  3. Si lavora a testa bassa sul progetto.
  4. Il cliente dà feedback rapidi (entro 48 ore).

Risultato? Un sito online in 2 settimane. Ma serve un processo rodato, altrimenti rischi solo frustrazione.

Gli strumenti che fanno risparmiare settimane

Oltre al metodo, ci sono strumenti e pratiche che accelerano tutto il processo:

  • Questionari pre-progetto: fanno chiarezza subito.
  • Template personalizzati: riutilizzabili e già testati.
  • ChatGPT per rifinire i testi: risparmio enorme di tempo.
  • Checklist operative: zero dimenticanze.

Con questi strumenti, in agenzia Marchetti Design si riesce a consegnare un sito in 2 settimane. Sì, succede davvero.

Quanti progetti gestire contemporaneamente? (spoiler: meno di quanti pensi)

Fare multitasking su troppi progetti è il modo migliore per… non finire nessuno.

Il numero magico? Tre. Più di tre progetti in parallelo = caos. Anche se sei organizzato.

Meglio pianificare Sprint sequenziali: 2 settimane su un progetto, 2 sull’altro, e così via. Così riesci a mantenere concentrazione, qualità e… salute mentale.

L’importanza di educare il cliente prima di iniziare

Non aspettare che il cliente “capisca da solo”. Spiegagli tutto prima:

  • cosa dovrà consegnarti,
  • quando dovrà darti i feedback,
  • come funzionerà lo Sprint.

Dagli un documento, o una call dedicata. Il cliente preparato è il miglior alleato per rispettare le scadenze.

Come avere meno rotture e più soddisfazione nei progetti web

In sintesi, fare un sito velocemente non significa correre, ma organizzarsi bene.

Per riuscirci devi:

  • scegliere il giusto tipo di progetto,
  • evitare clienti disorganizzati (o educarli prima),
  • usare gli strumenti giusti,
  • lavorare a Sprint ben pianificati,
  • gestire massimo 3 progetti contemporaneamente.

Con queste accortezze, il tuo sito web non solo sarà online in tempi record, ma sarà anche bello, funzionante e professionale.

Hai bisogno di una mano per realizzare il tuo sito professionale e veloce?

Contattaci qui – Ti aiutiamo a trasformare la tua idea in un sito web concreto, funzionale e pronto a vendere (anche in due settimane, se serve!)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Share